I primi mesi di vita

Nei primi mesi di vita sia il bimbo che i genitori iniziano ad abituarsi alla loro nuova vita insieme e ai ritmi che essa impone.

Il papà continua ad andare a lavorare e tornare la sera, mentre durante il giorno la madre con il proprio pargolo rafforzano il loro legame,mediante le poppate al seno o al biberon, le coccole ma soprattutto bisogna stabilire delle regole che poi si dovranno  mantenere anche se sarà difficile.

E’ necessario spostare il piccolo dalla culletta al lettino che starà nella sua cameretta, ciò significa non allattarlo stando sdraiate nel proprio letto perché questo significa abituarlo alla vostra presenza nel letto, che dovrà rimanere il letto. Si può allattare al seno magari stando nella stanza del piccolo o magari stando appoggiate sul proprio letto ma l’importante è il rimetterlo nel suo lettino.

Inoltre durante il giorno si cerca di riposare nel lettino ma con la luce del giorno che entra in camera e con i normali rumori di casa che solitamente si fanno di giorno.

Nei primi mesi di vita, il piccolo inizia a mostrare i suoi atteggiamenti e le sue abitudini, la madre ormai sa come fargli fare il ruttino, come metterlo in posizione comoda, come coccolarlo. In questo periodo è importante qualunque cosa anche ciò che la madre mangia, nel senso che per evitare che il piccolo abbia problemi di digestione, è opportuno che la madre scelga e conduca un alimentazione leggera e sana, evitando cibi pesanti da digerire come legumi, broccoli, spinaci, cavolo e quant’altro possa procurare aerofagia. Alcuni pediatri invece consigliano di mangiare di tutto in modo da far abituare il bambino ad ogni sapore così non si avranno problemi con lo svezzamento;io ho sempre mangiato tutto ma la mia bimba ha sofferto di colichette solo alla fine del terzo mese ho cominciato ad avere un’alimentazione leggere e per lei la cosa è andata molto meglio, quindi secondo me, vale la pena stare attenti alle quantità, magari si può mangiare tutto con parsimonia e una volta a settimana si mangiano quegli alimenti più difficili da digerire.

Un altro fattore importante per il rapporto che si instaura tra madre,padre e figlio è il parlare tanto,raccontare minuziosamente ogni cosa che la madre fa durante il giorno e quando è il momento del cambio,il piccolo è sul fasciatoio e ride e tu mamma giochi,lo coccoli e scambi con lui effusioni,sguardi che lo rassicurano e rafforzano il tuo rapporto di intimità con il piccolo,anche i massaggi lo rilassano e assicurano un dolce e tranquillo riposo notturno.

Riguardo il rapporto con il papa’, non è vero che nei primi mesi è solo con la madre che deve stare, anzi è bello vedere che anche lui collabora e condivide certi momenti con il figlio, per esempio il bagnetto. Come ci sono dei rituali con la mamma ci sono dei rituali anche con il papa; mio marito per esempio un rituale quando lui rientrava da lavoro doveva darle i bacini sul collo per 5 minuti;questo solleva la mamma e fa vivere la famiglia. Ho sempre coinvolto mio marito nella vita di nostra figlia, cambio pannolino, colichette, sonno notturno ed altro, credo sia bello e fortifica il nostro gruppo e fa percepire a lui quanto lavoro una donna, mamma, moglie deve fare per la sua famiglia.

Siamo verso i 4 mesi e si inizia lo svezzamento inserendo la frutta omogeneizzata, qui le prime soddisfazioni perché percepite che il vostro bimbo sta diventando grande, e già un po’ vi manca il fatto di quando eravate in ospedale e ve lo guardavate tanto perché mangiava e dormiva.

Adesso inizia ad assaggiare sapori nuovi, oltre alla frutta si inizia con la farina lattea, poi si introducono le verdure frullate con il brodo di patate e carote e successivamente le zucchine; si noti bene che ogni elemento che si introduce nella dieta del bambino va provato per una settimana e se non ci sono controindicazioni si passa ad introdurre altri alimenti. Lo svezzamento è un processo delicato sia per la madre che per il piccolo, perché la madre inizia a respirare dai ritmi dell’allattamento al seno che in alcuni casi sono pesanti e il piccolo inizia a capire che non esiste solo il latte come sostentamento ma assapora nuovi cibi e si prepara a mangiare quasi come un bimbo già svezzato. In questa fase bisogna avere molta pazienza perché si comincia con i capricci per mangiare, non bisogna  assolutamente forzare i bambini a mangiare tutto altrimenti si ha l’effetto opposto che il bimbo rifiuterà sempre quell’alimento.

Un buon metodo è quello di giocare raccontandogli delle storie di animali, magari imitando il verso degli animali, oppure mettendo sulla tavola un giochino che attiri la sua attenzione in modo che voi riuscite ad imboccarlo facilmente.

E’ opportuno sempre riguardo le regole che il momento del pasto sia consumato nella sala da pranzo al tavolo, in modo che il piccolo percepisca che quello è il luogo in cui si mangia;è opportuno osservare sempre lo stesso orario per il pranzo in modo che il piccolo inizia ad avere le sue piccole regole che scandiscono la sua routine. Suggerisco una giornata tipo per il piccolo:

7.00/8.00 sveglia

8.30 colazione con yougurt/latte seguendo le indicazioni di grammi dati dal proprio pediatra

11.30/12.00 pranzo

13.00 riposino

15.00 merenda con frullato/yougurt seguendo le indicazioni del pediatra

19.00 cena

21.00 nanna ( prima del sonno alcuni pediatri consigliano di dare del latte con i biscotti al piccolo,è assolutamente soggettivo;mia figlia non lo ha mai voluto)