Dai 4 al primo anno di vita: tutte le novità

Ogni mese è scandito da una novità che il piccolo acquisisce in maniera naturale,per esempio indurire le gengive,iniziare a pronunciare i primi vocalizzi,memorizzare le sue prime regole.

La cosa importante è mantenere le regole date e rispettarle nella loro routine senza fargliele pesare come se fosse un gioco; ed anche se ci saranno dei pianterelli non cedere nel senso di tornare indietro sulle regole,per esempio: “se si decide di togliere il seno,bisogna farlo gradualmente e non tornare più indietro, altrimenti il bambino capisce di poter prendere il sopravvento”.

Se il bambino vive in un ambiente sereno e tranquillo la sua crescita sarà tranquilla e per i genitori sarà più semplice imparare ad essere bravi genitori.

Non bisogna mai dimenticare una cosa fondamentale a tutte le età, è una cosa che per la mamma è naturale perché è e sarà il punto di riferimento del bambino più sicuro, al quale il bambino si riferirà per qualunque cosa; ma per il papà, che sta fuori quasi tutto il giorno per lavoro, e il più delle volte torna a casa tardi, è necessario trovare sempre uno spazio di tempo da condividere giocando con il proprio bimbo e se possibile anche insieme alla mamma. Questo dona al bambino tanta tranquillità e la percezione della sua famiglia e dell’amore che voi gli trasmettete.

Quando si deve dire di no,  perché i genitori fanno anche questo, lo si deve fare senza alzare la voce ma dicendolo con calma e voce sicura guardandolo negli occhi e facendogli capire che sta facendo una cosa sbagliata, non preoccupatevi anche se così piccoli i bambini capiscono le cose anche percependo il tono di voce diverso.

Avere un figlio è la cosa più bella e preziosa al mondo,quando ho avuto la mia bambina Chiara, ogni mese che passava era una vera scoperta,standole accanto siamo cresciute insieme, ci siamo conosciute a vicenda, abbiamo condiviso tutti i momenti della giornata, attimo per attimo (beh sono fortunata perché ho uno spazio bebi e quindi ho potuto tenere con me mia figlia tutto il giorno), ogni suo sorriso, ogni suo broncio,ogni sua conquista. Io sono dell’idea che bisogna lasciare loro lo spazio ed il tempo per scoprire quello che li circonda stando in regia in modo da essere di supporto se avessero bisogno, in questo modo prendono coscienza di loro stessi,delle loro capacità e diventano pian piano grandi e sicuri delle loro potenzialità.

Dal raggiungimento dei 4 mesi in poi è tutto una conquista, ogni mese è scandito da una novità, il primo dente,il primo versetto,le prime paroline, il mangiare a pezzi e separato,il dormire da solo nel proprio lettino,accompagnato dal suono di un carillon o da una nenia della mamma; i primi passi e tante altre piccole conquiste che rendono il piccolo sicuro di se.

In questo lungo percorso è molto importante per i genitori avere un buon stile di vita, un adeguato comportamento perché il piccolo inizia ad imitare,è come una spugna assorbe tutto anche a vostra insaputa. E’ buona norma avere,per esempio un tono di voce normale, ma fermo quando dobbiamo fargli capire che ha sbagliato. Se ci sono discussioni non vanno fatte davanti a lui e non vanno utilizzati toni accesi e violenti (parole pesanti); anche tra noi adulti bisognerebbe parlare in maniera corretta,senza forme dialettali e/o cattive parole.

In questa fase, la madre ha sempre meno il tempo per lei,perché il piccolo richiede sempre più attenzioni,è più dinamico e la cerca sempre; lei è il suo punto di riferimento; per cui è necessario avere qualche accorgimento per ritagliarsi un po’ di tempo; quando il piccolo dorme conviene approfittare per dedicarsi un po’ a se stesse e soprattutto cosa fondamentale è importante coinvolgere anche il papà rendendolo partecipe del vostro bisogno di spazio, per cui magari quando lui non lavora potrebbe tenersi il piccolo e lasciarvi libere. Non sentitevi in colpa, oltre ad essere madri siete donne e mogli, e poi in questo caso servono i nonni più che le baby sitter, se li avete.

Il bambino crescendo acquisisce sempre più coscienza di se stesso e delle sue capacità, quindi è utile farlo giocare sul pavimento e non nel box, perché sul pavimento è stimolato a muoversi,ad esplorare,ad alzarsi in piedi, a conoscere l’ambiente che lo circonda, ovviamente che sia in casa o all’asilo il bimbo deve essere sempre supervisionato da un adulto per evitare che possa farsi male o che abbia bisogno di aiuto. E’ importante non essere ansiosi né ossessivi, ricordate che i bambini assorbono tutto, non bisogna privargli le cose ma fargliele fare con il vostro aiuto e dirgli cosa può fare e cosa no;la comunicazione è fondamentale con  bambini loro capiscono anche se sono piccoli e possono solo dire si o no. La comunicazione con i bambini è fondamentale e non è detto che debba essere solo verbale, essa può essere gestuale, per esempio il momento del bagnetto è un momento importante per la mamma ed il suo cucciolo perché attraverso i massaggi che ella fa su di lui trasmette sicurezza,tranquillità serenità,anche quando il piccolo è sul fasciatoio è importante giocare con lui,coccolarlo, sussurrargli paroline dolci e comunicare con lo sguardo;questi momenti rafforzano il rapporto genitore/figlio.

Quando la mia Chiara era piccola il bagnetto era un momento che condividevamo io,lei ed il suo papà,era bellissimo perché sia io che lui a turno le facevamo il bagnetto e poi giocavamo insieme sul letto con lei per poi metterle il pigiama e prepararci per la sua ninna, questo ha fatto si che la piccola istaurasse un rapporto non solo con me,ma anche con il padre che normalmente vede poco perché lui è fuori per lavoro tutto il giorno. Questo momento è servito anche a mio marito perché ha capito cosa significa, anche se  in minima parte, essere mamma, quanto impegni che noi abbiamo per tutto il giorno e la notte.

E’ importante coinvolgere il papà nella vita del piccolo perché anche se entrambi lavorano  ma quando si torna a casa bisogna ricominciare una nuova giornata occupandoci dei piccoli, della coppia e della casa e se si ha un buon equilibrio mentale si riesce a gestire tutto altrimenti si iniziano a rompere gli equilibri. Avere un figlio significa sacrifici, crescere con lui, giocare, stare in pena, non avere tanto tempo per se, ma è il dono più bello che la vita possa farci,per cui vale la pena essere vissuto fino in fondo.

I primi mesi di vita

Nei primi mesi di vita sia il bimbo che i genitori iniziano ad abituarsi alla loro nuova vita insieme e ai ritmi che essa impone.

Il papà continua ad andare a lavorare e tornare la sera, mentre durante il giorno la madre con il proprio pargolo rafforzano il loro legame,mediante le poppate al seno o al biberon, le coccole ma soprattutto bisogna stabilire delle regole che poi si dovranno  mantenere anche se sarà difficile.

E’ necessario spostare il piccolo dalla culletta al lettino che starà nella sua cameretta, ciò significa non allattarlo stando sdraiate nel proprio letto perché questo significa abituarlo alla vostra presenza nel letto, che dovrà rimanere il letto. Si può allattare al seno magari stando nella stanza del piccolo o magari stando appoggiate sul proprio letto ma l’importante è il rimetterlo nel suo lettino.

Inoltre durante il giorno si cerca di riposare nel lettino ma con la luce del giorno che entra in camera e con i normali rumori di casa che solitamente si fanno di giorno.

Nei primi mesi di vita, il piccolo inizia a mostrare i suoi atteggiamenti e le sue abitudini, la madre ormai sa come fargli fare il ruttino, come metterlo in posizione comoda, come coccolarlo. In questo periodo è importante qualunque cosa anche ciò che la madre mangia, nel senso che per evitare che il piccolo abbia problemi di digestione, è opportuno che la madre scelga e conduca un alimentazione leggera e sana, evitando cibi pesanti da digerire come legumi, broccoli, spinaci, cavolo e quant’altro possa procurare aerofagia. Alcuni pediatri invece consigliano di mangiare di tutto in modo da far abituare il bambino ad ogni sapore così non si avranno problemi con lo svezzamento;io ho sempre mangiato tutto ma la mia bimba ha sofferto di colichette solo alla fine del terzo mese ho cominciato ad avere un’alimentazione leggere e per lei la cosa è andata molto meglio, quindi secondo me, vale la pena stare attenti alle quantità, magari si può mangiare tutto con parsimonia e una volta a settimana si mangiano quegli alimenti più difficili da digerire.

Un altro fattore importante per il rapporto che si instaura tra madre,padre e figlio è il parlare tanto,raccontare minuziosamente ogni cosa che la madre fa durante il giorno e quando è il momento del cambio,il piccolo è sul fasciatoio e ride e tu mamma giochi,lo coccoli e scambi con lui effusioni,sguardi che lo rassicurano e rafforzano il tuo rapporto di intimità con il piccolo,anche i massaggi lo rilassano e assicurano un dolce e tranquillo riposo notturno.

Riguardo il rapporto con il papa’, non è vero che nei primi mesi è solo con la madre che deve stare, anzi è bello vedere che anche lui collabora e condivide certi momenti con il figlio, per esempio il bagnetto. Come ci sono dei rituali con la mamma ci sono dei rituali anche con il papa; mio marito per esempio un rituale quando lui rientrava da lavoro doveva darle i bacini sul collo per 5 minuti;questo solleva la mamma e fa vivere la famiglia. Ho sempre coinvolto mio marito nella vita di nostra figlia, cambio pannolino, colichette, sonno notturno ed altro, credo sia bello e fortifica il nostro gruppo e fa percepire a lui quanto lavoro una donna, mamma, moglie deve fare per la sua famiglia.

Siamo verso i 4 mesi e si inizia lo svezzamento inserendo la frutta omogeneizzata, qui le prime soddisfazioni perché percepite che il vostro bimbo sta diventando grande, e già un po’ vi manca il fatto di quando eravate in ospedale e ve lo guardavate tanto perché mangiava e dormiva.

Adesso inizia ad assaggiare sapori nuovi, oltre alla frutta si inizia con la farina lattea, poi si introducono le verdure frullate con il brodo di patate e carote e successivamente le zucchine; si noti bene che ogni elemento che si introduce nella dieta del bambino va provato per una settimana e se non ci sono controindicazioni si passa ad introdurre altri alimenti. Lo svezzamento è un processo delicato sia per la madre che per il piccolo, perché la madre inizia a respirare dai ritmi dell’allattamento al seno che in alcuni casi sono pesanti e il piccolo inizia a capire che non esiste solo il latte come sostentamento ma assapora nuovi cibi e si prepara a mangiare quasi come un bimbo già svezzato. In questa fase bisogna avere molta pazienza perché si comincia con i capricci per mangiare, non bisogna  assolutamente forzare i bambini a mangiare tutto altrimenti si ha l’effetto opposto che il bimbo rifiuterà sempre quell’alimento.

Un buon metodo è quello di giocare raccontandogli delle storie di animali, magari imitando il verso degli animali, oppure mettendo sulla tavola un giochino che attiri la sua attenzione in modo che voi riuscite ad imboccarlo facilmente.

E’ opportuno sempre riguardo le regole che il momento del pasto sia consumato nella sala da pranzo al tavolo, in modo che il piccolo percepisca che quello è il luogo in cui si mangia;è opportuno osservare sempre lo stesso orario per il pranzo in modo che il piccolo inizia ad avere le sue piccole regole che scandiscono la sua routine. Suggerisco una giornata tipo per il piccolo:

7.00/8.00 sveglia

8.30 colazione con yougurt/latte seguendo le indicazioni di grammi dati dal proprio pediatra

11.30/12.00 pranzo

13.00 riposino

15.00 merenda con frullato/yougurt seguendo le indicazioni del pediatra

19.00 cena

21.00 nanna ( prima del sonno alcuni pediatri consigliano di dare del latte con i biscotti al piccolo,è assolutamente soggettivo;mia figlia non lo ha mai voluto)

Da Coppia a Famiglia: cosa cambia per te donna.

Da quel momento nulla è stato più come prima, tutto improvvisamente è cambiato ma non te ne rendi conto subito, perché sei troppo presa dall’ammirare così tanta bellezza ingenua ed innocente; sei ancora in ospedale e lo/la ammiri mentre dorme beato tra le tue braccia e si nutre delicatamente dai tuoi capezzoli.

Finalmente a casa e qui si fa sul serio, si inizia con la cadenza di ogni 3 ore per mangiare, poi il ruttino e le coliche; è necessario una volta rientrati a casa avere un ambiente calmo e sereno, con non troppa luce artificiale e magari qualche musica classica o soft come sottofondo (esistono in commercio cd con musica adatta a far rilassare madre e figlio).

Già da subito è bene dare delle piccole regole al nuovo arrivato/a come per esempio che bisogna mangiare in orario e magari in camera da letto, luogo di incontro tra madre e figlio molto appartato e tranquillo. Dopo aver mangiato delicatamente si pone il bambino in posizione verticale sulla spalla in attesa di un suo “ruttino”, dopo lo si può adagiare delicatamente sul lettino in modo da evitare il crearsi del singhiozzo,che per un bimbo piccolo è noioso e fastidioso.

Tu occupi tutte le mie giornate attimo per attimo; le uniche cose che nei primi giorni si riescono a fare è allattare,cambiare il pannolino,disinfettare tutto.

Una cosa fondamentale, che è difficilissimo fare e mantenere per tutta la vita, è quello di riuscire a ritagliarsi un po’ di tempo per se stessa. La gravidanza e il crescere un figlio per una donna è un periodo molto delicato si psicologicamente sia fisicamente, in quanto la donna deve non solo imparare a diventare mamma, deve continuare ad essere moglie e donna di casa, e se per caso lavora deve anche andare a lavorare;quindi è un bel periodo molto intenso e pesante dove la donna è coinvolta in prima persona ed avere un po’ di tempo per staccare è molto importante e fa bene sia al fisico che alla mente,ma difficile da trovare. Se ci sono dei bisogni vanno ascoltati e realizzati senza sensi di colpa per averlo lasciato al papà, ai nonni o alla baby sitter; se state bene voi sta bene l’equilibrio della vostra famiglia.

Il bambino ha solo bisogno di avere dei genitori tranquilli, dolci e mentalmente stabili, ogni singolo sbalzo viene percepito dal bambino che assorbe tutto.

Anche la casa deve essere adeguata al suo arrivo ed al suo crescere, innanzitutto lui/lei se sarà possibile avrà una sua cameretta, quindi un suo spazio dove crescere e soprattutto riposare bene. In casa dal momento del suo arrivo si limitano i rumori, si scadenzano i momenti della giornata, quindi il riposino si fa al buio,mentre si mangia in soggiorno oppure in camera da letto (per la poppata)ma con la luce del giorno,successivamente il pranzo si farà in cucina.

Anche se piccolo il bambino deve imparare a dormire da solo,deve avvertire la vostra presenza magari ascoltando la vostra voce che canta una canzoncina,oppure la vostra mano che lo accarezza,ma non dovete tenerlo vicino a voi quando dorme altrimenti al risveglio il piccolo piangerà perché voi non ci siete. La vostra camera da letto deve rimanere vostra, lì esiste la vostra intimità.

Ricordate che bastano piccoli accorgimenti da subito per riuscire ad avere tranquillità e tempo per voi dopo

UN NUOVO ARRIVO

Un venerdì sera di aprile hai dato la notizia del tuo prossimo arrivo.

Ero sola in bagno a leggere il risultato del test che ti annunciava e non riuscivo a credere ai miei occhi, era positivo. Finalmente eri arrivata, ti aspettavo da tanto tempo.

Quella sera io e tuo padre siamo andati a cena fuori;mentre ero a tavola ero incredula e sentivo dentro di me una felicità talmente alta che mi faceva paura, ero stordita mi sentivo estranea alla situazione non facevo altro che pensare a te. Avevo freddo come quando sei ad un esame e la tensione invade tutto il tuo corpo. Dopo qualche giorno ho avuto la conferma eri dentro di me già da 3 settimana ed io ti percepivo.

Da quel giorno è cambiato tutto, eri  l’unico nostro pensiero,nell’aria un profumo di novità, si iniziano i preparativi,la valigia per l’ospedale, le prime ecografie dove si sente il cuoricino racchiuso in un puntino che batte all’impazzata, e tu mentre lo ascolti entri in un vortice di emozioni che quasi non te ne rendi conto,mentre dentro di te sta nascendo una nuova vita, quella più preziosa. Tutti iniziano a preoccuparsi per me, “devi riposare” mi dicono,ma io mi sentivo benissimo,forte come un leone.

Passano i mesi e la pancia inizia a crescere, e tu inizi a formarti piccola piccola.

Ogni mese ti vedo nel monitor, inizio a veder le tue manine, gambe la testa, poi i primi movimenti che mi procurano una sensazione di extraterrestre, oddio cosa sta succedendo dentro di me sento qualcosa muoversi in un mare di acqua.

Gli ultimi mesi la pancia inizia a pesare, tu inizi a stare stretta li dentro e spingi per uscire ed io ed il tuo papà non vediamo l’ora di vedere come sei, bionda, mora, non riesco ad immaginarti perché tu per me sei sempre stata una sorpresa,da scoprire ogni giorno che passa. Tu stavi tranquilla dentro di me e non avevi voglia di uscire ma noi eravamo tutti ansiosi di averti, vederti, ed io volevo stringerti tra le mie braccia. La sera è il momento più bello,che condividevamo io,tu ed il tuo papà, seduti sul divano con la sua mano sulla pancia mentre ti accarezza tu ti muovi con i tuoi piedini e manine quasi a voler rispondere alle sue carezze,e la mia pancia si  modella sui tuoi movimenti ed io mi sento una strafiga da paura ad avere quella pancia,quelle forme.

Beh! Finalmente il giorno di Natale hai deciso che qualcosa doveva muoversi ma sempre con molta tranquillità per cui, io ed il tuo papà siamo andati in ospedale e li ti abbuiamo aspettato fino alle 1.33 di notte del 26/12/2010, dopo tanto dolore finalmente sei venuta al mondo, quasi non ci credevo eri piccola e nera tutta ricoperta di bianco;io stremata con tuo padre che mi teneva la mano e mi diceva “ la nostra Chiara come è bella”.

Mentre ti pulivano io mi sentivo rinascere, libera ed affamata, felice ma non consapevole della meraviglia che il Signore ci aveva regalato.

Benvenuto/a

Benvenuto nel sito dello spazio be.bi Mondo Incantato. Mondo Incantato nasce con lo scopo di formare i bambini dai 18 ai 36 mesi per consentire loro una loro crescita completa e serena. La responsabile, Marianna Santoro, vanta una pluriennale esperienza in altri asili nido tuttora operanti, garanzia di una grande esperienza nel settore.

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